domenica 28 agosto 2011

Blackrapid RS-4

Chi mi conosce, o mi legge da un po' di tempo, sa che soffro di cervicale, ore e ore passate davanti a un computer per lavoro non aiutano, ed il colpo di grazia lo danno le fotocamere pesanti appese al collo. Tanto che ho preso l'abitudine di usare la fotocamera direttamente senza la cinghia. Al più uso una robusta cinghia da polso come misura di sicurezza.

Ma non sempre si può fare a meno della cinghia da spalla. A volte si deve poter tenere la macchina fotografica pronta all'uso, lasciando libere le mani e senza dover aprire e chiudere continuamente una borsa fotografica quando si deve scattare.

La cinghia in dotazione alle reflex non é, per me, una soluzione. Se portassi la macchina appesa al collo, a sera me ne pentirei di sicuro. Tenuta a spalla scivola di continuo. A tracolla é comodo perché non grava sulla cervicale, ma diventa molto scomodo portare la macchina all'occhio per fotografare.

E allora?

Da questi signori é arrivata una soluzione che ha risolto il mio problema. E' una tracolla che lascia la macchina fotografica libera di scorrere lungo una cinghia. In posizione di riposo rimane appesa all'altezza dell'anca, pronta per essere afferrata e portata ad altezza occhio per fotografare. La cosa bella é che la cinghia rimane utilizzabile anche se tenuta sotto una giacca, purché questa sia aperta sul davanti.

Sullo spallaccio generosamente imbottito é poi ricavata una tasca per mettere le schede di memoria. Personalmente però ho sempre paura, nella fretta, di dimenticarmi aperta la zip della tasca e perdermi una scheda carica di foto, quindi tendo a non usarla, al più la uso per le batterie di scorta del flash.

La macchina fotografica rimane agganciata ad un moschettone, che corre libero sulla tracolla, tramite un anello che si avvita all'attacco per il cavalletto sul fondello della macchina.

Io personalmente a volte sostituisco l'anello in dotazione con una piastra di attacco rapido per cavalletto (uso le manfrotto RC2) e non ho mai avuto problemi. Ovviamente se non seguite le indicazioni del produttore della tracolla lo state facendo a vostro rischio e pericolo.

Comunque io ho usato sia la piastra di attacco rapido che l'anello in dotazione per portare, senza problemi, una 5d MKII, 24-105, flash 580 ex II e battery grip. La mia più grossa preoccupazione risiede nella tenuta dell'anello degli attacchi, non vorrei mai si deformasse per poi sganciarsi. Sempre meglio quindi, prima di usare il tutto sul campo, valutare ad occhio che non ci sia nessun segno di cedimento, neanche minimo, usando per prova un carico superiore a quello che porteremo poi effettivamente.

Notate che su alcuni forum di discussione viene riportato che ad alcuni possessori di questa tracolla sia capitato di avere problemi, anche gravi, con anelli di tenuta difettosi, che lasciavano cadere l'attrezzatura. Io non mi fido molto di quanto riportato nei forum. Ma é doveroso segnalarlo. Ripeto comunque che io non ho mai avuto problemi, e con me almeno altre due persone che conosco, di cui uno é un professionista nel ramo sportivo.

Se poi in futuro leggerete in un post su questo blog che ho distrutto una fotocamera per colpa di una caduta, sarete liberi di ridere a crepapelle. Ma spero che non accada :)

A parte questo ovviamente la macchina appesa in questo modo non é protetta dagli urti...occhio a dove andate a sbattere e ogni tanto controllate il serraggio dell'anello, non si sa mai.

In ogni caso, in questo modo, non sforzo inutilmente i muscoli del collo e la macchina é pronta allo scatto, anche in momenti in cui, magari, la stanchezza ci farebbe desistere dall'aprire la borsa e recuperare la macchina.

La RS-4 in mio possesso é la più semplice delle tracolle messe a disposizione dal produttore, ce ne sono per tutti i gusti, comprese versioni da donna, in cui la cinghia é conformata anatomicamente per non comprimere il seno o versioni per due corpi macchina, che vedrei bene addosso a un Billy The Kid versione fotografo...forse un po' esagerate?