domenica 30 dicembre 2012

Pixel - King flash trigger

"Non uso mai il flash, Io uso solo luce naturale."

"Flash? Neanche per sogno, appiattisce i soggetti."

"Cartier Bresson non ha mai usato un flash."

"La mia macchina a 6400 ISO produce file pulitissimi, non ho bisogno del flash, Io."

Chi di noi non si e' mai sentito dire una di queste quattro frasi? 

Sul perché queste siano solo una sequela di corbellerie (a mio sempre modestissimo parere, ovvio) magari tornerò un'altra volta. Basti dire che io il Flash, orgogliosamente lo uso, tutte le volte che serve. Come uso il cavalletto, lo scatto remoto, un filtro protettivo, una livella a bolla...se servono, li uso.

Tornando ai flash: Ci sono due modi di usare la luce flash. 

1) Con il flash sulla slitta della fotocamera.

2) Con il flash separato dalla fotocamera.

Il secondo modo prevede una pletora di modalità per 'collegare' il flash alla fotocamera onde illuminare il soggetto al momento giusto, cioè quando scattiamo la foto. Dal piu' semplice cavetto PC-Sincro al più complesso trigger wireless.

Da qualche mese ho deciso di affiancare alcuni trigger radio al sistema che ho sempre usato (il wireless ottico proprietario Canon). Un po' per provare la differenza, un po' perché in alcune occasioni avevo avuto difficoltà con l'uso del sistema Canon che necessita di avere visibilità ottica tra la fotocamera e il flash, e non sempre questo e' possibile o indicato.

Tutto sommato questi trigger funzionano bene. Sono leggermente più ingombranti della media dei dispositivi analoghi, ma questo dipende in gran parte dalla scelta di usare una coppia di normali batterie AA, facili da reperire; si possono usare le stesse ricaricabili che usiamo per i flash e garantiscono lunga durata.

I trigger se montati su fotocamere e flash recenti conservano tutti gli automatismi normalmente utilizzabili con il flash attaccato sulla slitta, quali la lettura E-TTL, la modalita' di flash sulla seconda tendina, il flash FP il controllo della parabola del flash per adattarlo alla focale in uso.

Con fotocamere che lo permettono e' anche possibile controllare le impostazioni del flash dal menu dedicato sulla fotocamera.

Il dispositivo ricevente può comandare un flash collegato tramite cavo pc-sincro, ad esempio per l'uso con i flash da studio.

Superfluo dire che un singolo controller può comandare più ricevitori, i quali possono essere configurati in gruppi (fino a tre) diversi, per variare i rapporti di illuminazione ad esempio tra luce principale, di schiarita e di accento.

Adatti insomma a utlizzi anche professionali. Certo in ambito professionale di solito ci si rivolge ai pocket wizard, ma cercando una soluzione più economica questi non sono affatto male e per il momento mi ci trovo bene e tengo sempre una coppia trasmettitore/ricevitore nella mio kit da strobista.

Se proprio devo trovare dei difetti: direi che

1) il trasmettitore è dotato di una luce di aiuto per l'autofocus decisamente troppo luminosa, da proprio fastidio agli occhi. Io la tengo spenta, anche se l'unico modo e' disabilitarne la funzionalità dal menù della fotocamera.

2) sul trasmettitore non è presente un pulsante di test manuale del lampo, cosa che tornerebbe molto utile per far scattare i flash quando si misura il lampo usando un esposimetro a luce incidente.